In altre lingue: Green junglefowl (GB), coq de Java (F), Vorkstaarthoen (NL); Ayam hutan hijau,Ayamhutan Hijau (Indonesia), Gallo verde (I), Gallo selvatico di Giava (I).
I cosìdetti Galli della giungla sono quattro : Gallus gallus gallus (Linnaeus,1758) Gallo rosso della giungla; Gallus gallus sonnerati (Temminck, 1813) Gallo Grigio sella giungla; Gallus lafayettei (Lesson.1831) Gallo giallo della giungla di Ceylon;Gallus varius, Gallo verde della giungla di Giava.
Il gallus varius , Gallo Nero della giungla anche se nessuno dei due sessi è completamente nero, è detto più frequentemente Gallo Verde poiché, quando le aree nere del piumaggio vengono osservate sotto certi angoli visuali e con luce particolare, appaiono verde luccicante, che altro non è se non un colore strutturale: da notare che il Gallus varius non è più verde di un Minorca nero se è illuminato da luce non appropriata . Il varius ha una cresta completamente diversa dai congeneri selvatici gallus, e si distingue anche per la vocalizzazione, le abitudini e il temperamento
Il gallo verde è detto anche furcatus o forcuus chiamato così da Jardine nel 1836. E’ il selvatico Ayam alas di Sumatra e Giava, specifico pollo della Sonda, descritto da Shaw e Nodder nel 1798. Chiamato Gangegar dai Malesi. Vive nella parte più meridionale di Giava e nelle isole vicine di Alor,Bali, Bawean, Flores, Kangean, Lombok ,Madura, Sumbawa, probabilmente costretto ad isolarsi nelle citate isole a causa dell’innalzamento del livello del mare tre milioni di anni fa.
Le guance sono nude. Il capo è fornito di una cresta semplice senza dentelli, verde azzurra all’attaccatura per poi sfumare in porpora-malva e quindi diventare rossa ai bordi. Porta un bargiglio unico e mediano, rosso alla base, giallo nella porzione più vicina al collo, mentre la periferia è azzurra. Il colore della cresta e del bargiglio sono mutevoli, come accade nel tacchino e in alcuni fagiani, in quanto il colore è di tipo strutturale e non pigmentario.
Le piume della mantellina sono corte e tronche, quasi arrotondate alla periferia , ricordando così le foglie del Ginkgo biloba.
Testa e collo , e parte superiore della schiena presentano piume corte e arrotondate, dotate di riflessi blu e verde metallico, con un orlo nero intenso.
Le piume della parte bassa della schiena e le copritrici della coda sono nero intenso e anch’esse orlate, ma da una striscia giallo pallida. Le copritrici alari sono più slanciate di quelle del collo, con il bordo non giallo pallido bensì arancio-rosso, quasi tendente al ruggine. Petto e addome sono neri. La coda possiede 16 piume, a differenza di tutti gli altri galli , sia selvatici che domestici, ne hanno 14.,
La coda è portata molto orizzontale, quasi allineata al tronco. Tra le copritrici della coda solo due sono particolarmente sviluppate, ed insieme alle timoniere centrali hanno un andamento divergente,conferendo così alla coda l’aspetto di una foca che rende il giallo facilmente identificabile anche da lontano.
Il colore della coda è verde metallico intenso con sfumature blu acciaio a causa della diffusione di Tyndall 1. Becco giallo, tarsi rosa, iride gialla. E’ monogamo in quanto i soggetti vivono in coppia, anche se un gallo si accompagna a tre o più femmine. Non và incontro a muta d’eclissi.
La vocalizzazione è del tutto peculiare , costituita da due note (Bonnaterre: emette un canto acuto, che suona chaw-aw-awk ed emette un cicaleccio tranquillo del tipo wok-wok-wok, mentre il grido d’allarme risuona come chop-chop-chop.La femmina invece emette un richiamo rapiodo kok-kok-kok-kok, ma è anche in grado di emettere un sonoro kowak-kowak.
L’assenza di piume intorno gli occhi dà l’impressione di un cerchio periorbitale. La testa e la parte posteriore del collo sono marroni. La schiena e le copritrici alari sono verde cupo dai contorni oro. Le piume della schiena e del posteriore sono disegnate come nella Cornish fagianata2, le piume della parte superiore del petto sono orlate di scuro, quelle della parte inferiore sono marrone pallido e il resto del piumaggio mostra una barratura irregolare. Tarsi rosa come nel maschio. Iride gialla. Depone uova color isabella, cioè fulvo bincastro. In cattività và tenuto come i fagiani, riparandone il casotto ricovero con vetri o plexiglas durante l’inverno. Le femmine depongono molte uova fino ad una quarantina, anche in autunno e precocemente in primavera. La durata dell’incubazione di 21 giorni e appena schiusi somigliano a pulcini dorati ma di tonalità più calda. Da tenere presente che non temono l’umidità considerato che nel loro paese di origine è a clima temperato umido.
Verso gli anni 1926/27 Delacour in Francia ottenne degli ibridi tra il varius e galline Bantam( Old Game).
E’ già noto da tempo agli indigeni di Giava usino formare ibridi di Gallus varius con i bankiwa e con polli domestici, noti sotto il nome di Gallus temminki, Gallus aeneus, Gallus stramineicollis, e che quel popolo chiama bekisar.
Ciò sta a significare che tutti i galli selvatici producono ibridi fecondi con polli domestici e fra loro.
Questa stagione trascorsa la coppia ha deposto cinque uova feconde , due dei cinque nati sono scomparsi dopo dieci giorni e uno preso al volo da un gatto (ndr), infine ne sono rimasti un maschio ed una femmina. Spero che l’anno successivo la produzione in luogo protetto ed ambientato possano aversi molti soggetti di questo unico gallo della foresta , che si diversifica per caratteristiche dagli altri tre selvatici !
Per quanto attiene nello specifico allevamento in ambiente controllato di questo “fantastico” gallo, rimando il lettore all’articolo particolareggiato vergato dal dott. Massimo Amboini, (AIFAO. Agosto 2014) esperto sull’ animale citato e sicuramente degno di una attenta lettura.
- Si tratta di un effetto o meglio un fenomeno di diffusione della luce dovuto alla presenza di particelle, di dimensione comparabili a quelle delle lunghezza d’onda della luce incidente. Fenomeno facilmente rilevabile quando per esempio osservando i raggi di luce attraversano sistemi liquidi (gocce di acqua)o pulviscoli (polvere).
- Gallo combattente indiano.
- Razza spagnola originaria dell'isola di Minorca, un tempo nota col nome di "Spagnola a faccia rossa".
- Ornitólogo, entomologista, zoólogo, naturalista e botánico, Pierre-Joseph Bonnaterre, nato 1752 en Saint-Geniez-d'Ol, Francia.
Articolo Guglielmo Petrantoni, foto degli aventi al diritto.