Facciamo un po’ di chiarezza sulle Amazona aestiva

 

 

Amazona aestiva aestiva (Linnè,1785)

 

Nota tassonomica:
L’analisi cromosomica delle differenti popolazioni della aestiva, mostra una inusuale gradualità di variazioni, tanto che esiste la possibilità che molte specie di questa amazzone, sia più di quelle che si conoscono.
Esse si possono trovare su di una estesa fascia del sud-america da nord a sud e per una lunghezza che varia intorno i 3000 Km, pertanto non tutti i soggetti devono essere assegnati ad una sottospecie. Per esempio nel Pantanal del Mato Grosso, è un area di transizione o meglio di confine in cui il colore nella curvatura dell’ala è un misto di rosso e giallo (Sick,1993)
A quanto sopra detto si aggiunga che l’area distributiva della amazzone fronte blu è
valutata dal nord est del Brasile al Paraguay e poi ancora sino alle estreme regioni del centro nord dell’Argentina.
In questa enorme scalata geografica, molteplici sono le così dette “zone di transizione”, comunque senza mai incidere in modo netto o specifico, sulle colorazioni delle amazzoni tanto da definirne una . . nuova sottospecie.
Pur tuttavia sono state riconosciute, per i sistematici due varietà, l’Amazona aestiva aestiva e la,Amazona aestiva xanthopteryx, delle altre che pur sono per taglia e colorazione molto diverse, vengono solo citate da coloro che sul campo hanno fatto osservazione, e da alcuni amatori che hanno avuto modo di osservare questa specie riuscendo comunque a stabilire che è alquanto difficile individuare una popolazione perfettamente omogenea.
La distinzione viene basata sul territorio da cui certamente provengono e dalla colorazione della curvatura delle ali alla spalla, a dalla distribuzione del blu e del giallo al capo
A questo si aggiunga che la dimensione(biometria) di una campionatura di soggetti ne determina il gruppo”Nel Parrots of the world”, il Forsow è lunico che ci fornisce dei dati precisi, anche se al tempo la maggior parte dei soggetti provenivano da zone più limitate e dall’interno del Brasile.

 

Amazzona aestiva brasiliana (Bahia),in una stampa del 1884

 

Distribuzione:

Uccello dell’intereno del Sud America, non rinvenibile lungo le coste dell’ Oceano Atlantico, distribuito ad est del Brasile (oriente) nelle regioni di Pernabuco (anche per Ara di Spix), Pianuì, sud di Maranhào, nord ed ovest di Bahia, attraverso Goiàs e Minas Gerias, sud ed ovest San Paolo, nel passato a Rio Grande do Sul, assente ad est del Brasile lungo la costa. Attraverso il Mato Grosso sino all’interno est della Bolivia, sud del Paraguay sino al nord dell’Argentina nelle località di Misiones, Corrientes, Formosa, Chaco. Nel nord(varietà orientale) di Santa Fè, Jujuy, Salta, Tucunàn, Catamarca e Santiaga del Estero.

Generalmente comune nelle summenzionate regioni, con esclusione della regione di Chaco (Amazona xanthopteryx) ove vi è stato nel passato una cattura di animali  per esportazione e ancor più oggi a causa del taglio sistematico di alberi della specie Schinopsis.
Tale riferimento è rilevante nella considerazione che in quelle aree è presente l’Amazzona aestiva xanthopterix, detta appunto” chaco”, e non erroneamente come definito da molti olandesi “bahia”soggetti che presentano la testa gialla e la spalla gialla, ma in misura ridotta rispetto alla stessa presente nella provincia di Salta.
La valutazione nasce dal fatto che le ultime esportazioni di animali di cattura, provenivano dai dintorni della città di Bahia, sud ovest dell’Argentina. Mentre la così detta Amazona a. aestiva bhaia, proviene dal Brasile nella regione Bhaia.

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Variabilità:
Presso il Museo di Storia Naturale di Los Angeles, sono esposte delle Amazzoni fronte blu, così classificate:
Amazona aestiva Boliviana n.4 da Chuquisaca,
“ “ Bahia n.1
“ “ Goias n1,
“ “ Mato Grosso n.2
Questo stà a significare che i soggetti presentano caratteristiche differenti, in funzione della zona di provenienza

Fate queste premesse passeri a dare una classificazione, non riconosciuta di dette amazzoni, ma di fatto esistente nella realtà della natura.
Amazona aestiva aestiva bahia
In Brasile su di una ampia fascia del Mato Grosso(regione Bahia), caratterizzate più che altro da una diversa colorazione delle piccole copritrici alla piegatura dell’ala, rosse ad est e gialle ad ovest. La specie, oggi poco conosciuta, manifesta tuttavia un ampia variabilità anche per quanto riguarda la colorazione del capo e della gola. La livrea di individui provenienti dalla parte orientale dell’area distributiva, prima della chiusura decisa dal Governo Brasiliano nel 1967, corrispondeva a quella raffigurata in copertina, dal Cooper in Parrots of the world. Il giallo nel capo e nella gola aveva una estensione apparentemente costante, con le piume dell’ampio bavaglino giallo ed una rientranza al di sotto dell’occhio, in congiunzione con l’ azzurro cielo alla fronte, seguito nel vertice da un ampia zona bianca.
Viene raffigurata in molti libri dello stesso periodo e stampe , come nello Speaking Parrots del Dr.Karl Russ, eminente editore del giornale “The feathered world”ed autore di diversi testi di ornitologia.
Sembrerebbe che questa che questa sia la livrea tipo aestiva, ma si ignorano i limiti esatti del suo areale, che certamente ha subito una notevole contrazione nell’ultimo decennio a causa delle radicali trasformazioni ambientali dovute soprattutto all’allevamento dei bovini e alla ricerca del petrolio.

 

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In Brasile questo pappagallo dalla fronte azzurra(Papagaio verdadeiro) è considerato il parlatore per eccellenza, tanto che la richiesta interna è ancora molto sostenuta.
Alcuni soggetti sono giunti attraverso piccoli importatori portoghesi, questi individui con regione facciale e gola totalmente azzurro-verde, con o senza giallo nella regione periocularee/o lungo il margine posteriore della fronte e con assenza dell’area bianca nel vertice. Piegatura dell’ala totalmente rossa, verde nelle parti inferiori tendente
all’azzurrino con ciuffetto cloacale decisamente azzurro, copritrici alari bordate di chiaro e più marcato margine scuro delle piume del collo e del petto. Di taglia decisamente piccola. Piccole sono anche le uova che depongono, lunghezza 37,94 per una larghezza di 29,74 mm, di contro una amazzone aestiva depone uova da 42,40 per 34,19 (i dati rilevati sono presi su campioni di uova presso il mio allevamento)
Questa differenza sostanziale, può fare comprendere quanta sia la differenza dei soggetti.
Posso dire con certezza di essere entrato in possesso di un primo maschio di questo tipo, allorquando una signora ivi residente, ha fatto rientro in Italia, portandolo seco dal Brasile e precisamente da Parnaguà, fu subito riconosciuto come tale date le caratteristiche tipiche.
Altri cinque soggetti presenti in allevamento, una coppia e i suoi piccoli, provenivano da vecchie importazioni dal Brasile, altri ancora forniti dal Sig.Bertagnolio, che li possedeva da tempi non molto recenti.
Quando la provenienza è sicura e si è fatta una ricerca sul campo, allora si può affermare con un buon margine, che siano soggetti puri.
Anche Il sig. Howard Voren,allevatore e agente per gli importatori del tempo con grande esperienza sul campo, ha dato una buona conferma a quanto sopra asserito, e in primis chiarendo l’equivoco del cosìdetto Amazzone fronte blu bahia, che è da attribuirsi all’amazzone esclusivamente brasiliana del centro-est .Spero che quanto detto apra una nuova via per la determinazione di questa”sotto” specie, che ritengo ben definita da un punto di vista biometrico e di areale di appartenenza.
Amazona aestiva xanthopteryx
Questa amazzone, impropriamente chiamata bahia, è presente in Argentina e non in Brasile. L’equivoco nasce dal fatto che in argentina è egualmente presente una località denominata “bahia”.
Fortemente variabile anche la forma sud – occidentale oggi classificata come xanhtopterix, nel cui ambito possono individuarsi due livree relativamente stabili.
Una con piegatura dell’ala gialla ( con fra- missioni rosse nel tratto prossimale) e faccia gialla con fronte azzurra senza bianco nel vertice.

 

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L’altra con il giallo esteso alla totalità delle piccole copritrici e delle copritrici mediane, all’interno del vertice, alla gola, ai lati del capo ed eventualmente al centro del petto.
Il sig D. Hoppe ha segnalato di avere esaminato diversi esemplari mussali, di cui era nota la provenienza, e stabilì che nella maggior parte dei casi la amazzone a. xanpthoteryx a differenza delle altre amazzoni dove la spalle è rosso o rosso-giallo, in questa è dominante il giallo per gran parte della spalla e comunque non è possibile stabilire data la grandezza del territorio, dei confini di rispetto, poiché il passaggio avviene gradualmente man mano che si scende verso sud. Lo stesso vale per le differenze della grandezza, le forme che vivono a nord ed est sono sempre più piccole

di quelle che si incontrano ad ovest ed a sud, e pur non di meno si possono osservare differenze di grandezza anche in aree più ridotte.
A tal proposito ritengo doveroso segnalare, che molte amazzoni di questa specie presenti in Olanda e Danimarca , sono frutto di selezioni che nel giro degli anni,
ha portato ad accentuare il giallo delle ali e il giallo del petto e del capo, modificandone la taglia, quasi come le amazzoni oratrix, falsando ciò che la natura a fatica aveva selezionato.

Amazona festiva xanthopteryx chaco
Provenienti dalla omonima provincia nel nord-est dell’Argentina, gli amatori la chiamano A.xanptotheryx, amazzone dalla spalla gialla, con tanto giallo sulle ali, spesso sino alla metà e talvolta anche sul petto, ma di tonalità più spento.Il blu del capo blu polvere
I giovani nascono già con le caratteristiche dei genitori .

Amazona aestiva aestiva argentinensis

Secondo Voren, questa sottospecie osservata nell’estremo sud dell’Argentina, si tratta di soggetti con mancanza di giallo nel capo (solo blu).
Questo è possibile considerato che solo sparuti soggetti sono giunti a noi ed in epoca remota. Ebbi modo di osservare una coppia omogenea dal Sig Rattalino, che ancora oggi la possiede e la riproduce. Di fatto è raro osservarne se non che singoli soggetti,
di taglia media e dalla spalla rossa o rossa gialla, ma di un verde piu intenso

Conclusione
Non è escluso, che la quantità di notizie che ho riportato sull’Amazzone più conosciuta e riprodotta nel vecchio continente, possa chiarire le variabilità dei colori e della taglia cui sono in possesso le fronte blu, ma nello stesso tempo aiuti ogni allevatore a cercare in linea di massima, a determinare l’esatta provenienza dell’animale al fine di fissare una comune linea di determinazione di accoppiamenti e conseguenti riproduzioni, invitando chiunque a dichiarare – su soggetti “antichi”la loro quantomeno provenienza (importazione anno prima 1997,acquisizione da privato che rientra da quei luoghi, acquisizione di vecchia data ma in possesso da oltre un ventennio,)insomma tutto ciò che possa essere utile per dare al soggetto un compagno/a prossimo al proprio luogo e di colorazione più simile possibile. E da non dimenticare che questa indagine aiuta i soggetti a meglio comprendersi, infatti il linguaggio e meglio il dialetto varia da stato a stato.
Un particolare ringraziamento al Sig. H Kremer, prezioso bacino di informazioni , il Centro di svilluppo dei poppagalli Voren ed il C.S.C.P. di Paolo Bertagnolio.
 Guglielmo Petrantoni.

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